PUOI CONTATTARCI 24 ORE SU 24 -  CHIAMACI AL 3355437378

BLOG

La serranda, questa sconosciuta

Tutto o quasi quello che non sapevi sulle serrande

La serranda è un dispositivo meccanico di chiusura avvolgibile utilizzata per la chiusura delle vetrine nei negozi, nei garage e nei capannoni.
La serranda o saracinesca venne ideata nel 1897 a Torino, ad opera dell'azienda Benedetto Pastore. Essa in principio era formata da una lamiera ondulata flessibile per poter essere avvolta.
In seguito è nata la serranda così come la conosciamo oggi, che è formata da elementi orizzontali infilati tra loro detti elementi, fino a formare un manto o telo che si avvolge su di un albero di movimentazione detto anche rullo di avvolgimento, posto in alto, formato da un tubo e da scatole o custodie portamolle, presenti in numero variabile a seconda del peso e delle dimensioni della chiusura avvolgibile che girano su di esso. All'interno delle scatole portamolle vi sono le molle di compensazione che servono a bilanciare il peso della serranda per poter esercitare la spinta di apertura verso l’alto.
Le serrande non sono solamente cieche ad elementi ma ne esistono numerosi altri tipi:
A maglia: è la serranda formata da tubi vuoti o tondini pieni sagomati a onde o a rombo fino a formare le maglie metalliche del telo.
Tubolare: è formata da tubi orizzontali dritti uniti da biellette verticali alternate fino a formare il classico disegno detto a mattone
Microforata: è come la serranda cieca, ma gli elementi hanno dei micro fori per garantire una buona aerazione ed una buona trasparenza delle vetrine dei negozi, pur essendo sempre una serranda corazzata;
Ad impacchettamento: è sempre una serranda, ma a differenza delle altre che si avvolgono attorno all'albero di movimentazione, si impacchetta su se stessa. Questa per praticità è solitamente utilizzata per supermercati ed ipermercati e ha il vantaggio di poter chiudere spazi di grosse dimensioni senza grande ingombro del cassone e richiedendo meno forza motrice.
Tutte queste ultime sono dette serrande visive o a giorno.
Origine del nome saracinesca:
Serramento metallico di lamiera ondulata o a elementi snodati, che si svolge da un tamburo scorrendo entro guide verticali. 
Porta caratteristica nelle costruzioni fortificate del Medioevo e del Rinascimento, formata da un cancello di ferro o da un pesante tavolato sostenuto da corde o catene avvolte a un verricello. 
Una saracinesca è una grata o un cancello fatta di legno, metallo o di una combinazione dei due, caratterizzato dal movimento verticale della barriera. L'apertura e la chiusura avvengono sollevando e abbassando la saracinesca. Usata nel medioevo per difendere il castello, la sua incarnazione moderna protegge i negozi, ed è nota come serranda avvolgibile 
Le saracinesche erano utili per la fortificazione delle entrate di molti castelli medievali, fungendo da ultima linea di difesa durante un attacco o un assedio. Ogni saracinesca veniva montata in guide verticali nelle mura del castello, e poteva venire alzata o abbassata velocemente tramite l'uso di catene o corde attaccate ad un verricello interno.
Spesso venivano utilizzate due saracinesche per l'entrata principale. La più vicina all'interno veniva chiusa per prima, seguita dall'altra. In questo modo si poteva intrappolare il nemico lanciandogli legna in fiamme, sabbia rovente o altro, tramite l'uso di buche assassine. Di sovente, le mura del castello erano dotate di feritoie per tenere lontano dalla saracinesca gli assalitori.
Fonte Wikipedia, Treccani e archivio personale 

Sfida

Ogni prodotto di successo è il frutto di duro lavoro, e questo vale per ogni settore. La sola intuizione non è sufficiente per creare un prodotto che sarà amato e utilizzato dai consumatori. È importante anche fare delle ricerche, riflettere, pianificare, differenziarsi e molto altro. Questo è quello che fa ogni giorno il nostro team le. 

Il caso della basculante bloccata dal portellone dell’ auto

E’ capitato sovente di essere intervenuti da alcuni clienti per una richiesta di riparazione di porta basculante che si apriva parzialmente (circa 30 cm).
Dovreste vedere la faccia dei clienti nel constatare che il più delle volte, quando la porta ha una apertura parziale e poi si blocca, non ha nessun difetto e che anzi gode di ottima salute. Bisogna stare attenti quando si parcheggia l’auto nel box, soprattutto le due volumi, i suv o le station wagon. Generalmente l’auto la si parcheggia col muso, per cui il portellone posteriore è rivolto verso la porta basculante. Se non si sta attenti a chiudere bene il portellone posteriore, questo si potrebbe sollevare per effetto delle molle a gas di cui è dotato, intrappolando l’auto all’interno del garage.
Se dovesse capitare, provate ad abbassare il portellone senza però fare danni all’automobile.
La cosa non risulta semplice se non si ha dimestichezza di come funziona una porta basculante, anche perché la porta stessa impedisce l’accesso al box essendo bloccata, e dall’esterno non si hanno molti strumenti per poter intervenire in modo agevole. Non usate manici di scopa o bastoni vari, perché rischiereste di danneggiare l’auto. Generalmente si riesce a risolvere il problema calando una corda dall’alto abbracciando il portellone della macchina e facendo cadere i due capi della corda verso terra. Tirando i due capi verso il basso, il portellone dovrebbe abbassarsi. Se proprio non doveste riuscirci, non esitate a chiamarci. Nei casi più disperati sappiamo come smontare l’anta della porta basculante dall’esterno senza danneggiare l’autovettura.
Share by: