La serranda è un dispositivo meccanico di chiusura avvolgibile utilizzata per la chiusura delle vetrine nei negozi, nei garage e nei capannoni.
La serranda o saracinesca venne ideata nel 1897 a Torino, ad opera dell'azienda Benedetto Pastore. Essa in principio era formata da una lamiera ondulata flessibile per poter essere avvolta.
In seguito è nata la serranda così come la conosciamo oggi, che è formata da elementi orizzontali infilati tra loro detti elementi, fino a formare un manto o telo che si avvolge su di un albero di movimentazione detto anche rullo di avvolgimento, posto in alto, formato da un tubo e da scatole o custodie portamolle, presenti in numero variabile a seconda del peso e delle dimensioni della chiusura avvolgibile che girano su di esso. All'interno delle scatole portamolle vi sono le molle di compensazione che servono a bilanciare il peso della serranda per poter esercitare la spinta di apertura verso l’alto.
Le serrande non sono solamente cieche ad elementi ma ne esistono numerosi altri tipi:
A maglia: è la serranda formata da tubi vuoti o tondini pieni sagomati a onde o a rombo fino a formare le maglie metalliche del telo.
Tubolare: è formata da tubi orizzontali dritti uniti da biellette verticali alternate fino a formare il classico disegno detto a mattone
Microforata: è come la serranda cieca, ma gli elementi hanno dei micro fori per garantire una buona aerazione ed una buona trasparenza delle vetrine dei negozi, pur essendo sempre una serranda corazzata;
Ad impacchettamento: è sempre una serranda, ma a differenza delle altre che si avvolgono attorno all'albero di movimentazione, si impacchetta su se stessa. Questa per praticità è solitamente utilizzata per supermercati ed ipermercati e ha il vantaggio di poter chiudere spazi di grosse dimensioni senza grande ingombro del cassone e richiedendo meno forza motrice.
Tutte queste ultime sono dette serrande visive o a giorno.
Origine del nome saracinesca:
Serramento metallico di lamiera ondulata o a elementi snodati, che si svolge da un tamburo scorrendo entro guide verticali.
Porta caratteristica nelle costruzioni fortificate del Medioevo e del Rinascimento, formata da un cancello di ferro o da un pesante tavolato sostenuto da corde o catene avvolte a un verricello.
Una saracinesca è una grata o un cancello fatta di legno, metallo o di una combinazione dei due, caratterizzato dal movimento verticale della barriera. L'apertura e la chiusura avvengono sollevando e abbassando la saracinesca. Usata nel medioevo per difendere il castello, la sua incarnazione moderna protegge i negozi, ed è nota come serranda avvolgibile
Le saracinesche erano utili per la fortificazione delle entrate di molti castelli medievali, fungendo da ultima linea di difesa durante un attacco o un assedio. Ogni saracinesca veniva montata in guide verticali nelle mura del castello, e poteva venire alzata o abbassata velocemente tramite l'uso di catene o corde attaccate ad un verricello interno.
Spesso venivano utilizzate due saracinesche per l'entrata principale. La più vicina all'interno veniva chiusa per prima, seguita dall'altra. In questo modo si poteva intrappolare il nemico lanciandogli legna in fiamme, sabbia rovente o altro, tramite l'uso di buche assassine. Di sovente, le mura del castello erano dotate di feritoie per tenere lontano dalla saracinesca gli assalitori.
Fonte Wikipedia, Treccani e archivio personale